La leggenda del cacciatore di aquile. Vol. 1
Cina, 1200 d.C. La capitale dell'impero Song, insieme a metà del suo territorio, è stata occupata dalle genti barbare confinanti, gli Jurchen, provenienti dal Nord. I contadini sono oppressi dalle pesanti tasse imposte dagli invasori. Intanto, nelle steppe, le tribù dei mongoli stanno per essere unificate da un potente guerriero il cui nome risuonerà glorioso nei secoli: Gengis Khan. Guo Jing, figlio di un patriota Song assassinato, è stato allevato sotto la protezione di Gengis Khan. Onesto, leale, forse un po' troppo ingenuo, il suo destino è scritto fin dalla nascita: un giorno dovrà vendicare suo padre. Ma prima lo aspetta un combattimento con un avversario che è il suo esatto opposto, cresciuto nella bambagia, astuto, perfettamente addestrato nelle arti marziali. Sotto la guida dei suoi fedeli shifu, i Sette Balordi del Sud, Guo Jing fa ritorno in Cina, diretto alla taverna degli Immortali ubriachi di Jiaxing, dove avrà luogo la sfida per cui si è allenato tanto a lungo. In una terra devastata dalla guerra e dal tradimento, però, niente è come sembra e il suo coraggio e le sue virtù saranno messi a dura prova.