La foiba grande
La tragedia che travolse gli italiani d'Istria durante e dopo la Seconda guerra mondiale costituisce una pagina oscura della storia. «Il romanzo di Carlo Sgorlon, in cui si mescolano invenzione e storia, è uno dei tasselli che hanno permesso di ridefinire la nostra memoria nazionale e sottrarre al silenzio la tragedia che alla fine della Seconda guerra mondiale si abbatte sugli italiani della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia». - Gianni Oliva Carlo Sgorlon la riporta alla luce attraverso le vicende di Benedetto Polo, emigrato da giovane dall'Istria in America, dove è divenuto scultore, che ritorna al paese poco prima dello scoppio del conflitto. Attorno a lui, la popolazione di Umizza, crogiuolo di popoli e di lingue, gente di confine abituata dalla storia a diffidare dei padroni vecchi e nuovi, austriaci, italiani, tedeschi o slavi. Racconto corale di rara potenza, La foiba grande narra un dramma umano e familiare in cui l'odio cancella l'amicizia, la paura annulla la fiducia. È l'incubo della morte nelle buie profondità delle foibe, il dolore dell'esilio forzato da una terra amatissima. Tra leggenda e verità, un romanzo di grande impatto, un omaggio forte e struggente ai morti e ai sopravvissuti di una guerra dimenticata.
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