Piper. Il canto della solitudine
Ispirandosi alla fiaba dei fratelli Grimm Il pifferaio di Hamelin, Jay Asher torna ancora una volta ad affrontare i temi a lui più cari, l'emarginazione del diverso, il senso profondo della verità, della colpa e del perdono. «Una ragazza sola ed emarginata da tutti. Un incontro inaspettato che le cambierà la vita. Ma se gli altri avessero ragione e il ragazzo dei suoi sogni si trasformasse nel suo peggior incubo?» Tanto tempo fa, in un piccolo villaggio sperduto in mezzo a una fitta e oscura foresta, viveva una ragazza sorda e sola, chiamata Maggie. Evitata da tutti gli abitanti del villaggio proprio a causa della sua disabilità, ha come unico conforto la sua vivida immaginazione. Maggie, infatti, ha lo straordinario talento di inventare storie meravigliose. E, segretamente, sogna di incontrare un giorno il suo principe azzurro per vivere nella realtà uno degli amori da favola su cui ama fantasticare. Quando Maggie incappa in un misterioso ragazzo, un suonatore di flauto appena giunto al villaggio, tutti i suoi desideri sembrano sul punto di realizzarsi. Completamente ammaliata, se ne innamora perdutamente e si immerge a capofitto nel suo magico mondo. Ma, a mano a mano che gli si fa più vicina, Maggie ne scopre anche il lato più oscuro. E capisce che il ragazzo dei suoi sogni potrebbe trasformarsi nel peggiore dei suoi incubi...
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