Quando la 'ndrangheta scoprì l'America: 1880-1956 Da Santo Stefano d'Aspromonte a New York, una storia di affari, crimini e politica
Quando la 'ndrangheta scoprì l'America. 1880-1956. Da Santo Stefano d'Aspromonte a New York, una storia di affari, crimini e politica: Arcaica e stracciona, dedita alla sopraffazione e al sopruso, la Picciotteria calabrese di fine Ottocento sembrava destinata a rimanere ancorata ai miti, ai riti e ai codici di comportamento nati nelle carceri borboniche sul calco di quelli delle società segrete risorgimentali. E invece, proprio allora, inizia una rivoluzione silenziosa che trasformerà il suo volto rurale in quello imprenditoriale della 'ndrangheta odierna, spregiudicata e spietata multinazionale del crimine, capace di adeguarsi alle mutevoli sfide del mercato globale. A innescare questa metamorfosi a cavallo dei due secoli è la «scoperta» dell'America. Sbarcati nel Nuovo Mondo insieme a decine di migliaia di onesti braccianti, i «maffiosi» calabresi, a differenza dei meno accorti confratelli siciliani e campani, scelgono il basso profilo per ricostituire la loro rete malavitosa, fatta di capi, gregari e leggende (su tutte, quella del «brigante» Musolino), che lucra lauti profitti sulla pelle dei lavoratori italiani (come i minatori di Carbondale, in Pennsylvania) e di centinaia di giovani immigrate indotte a prostituirsi nei resort di Manhattan e di Chicago, prima di reggere le fila del commercio clandestino di alcolici e del narcotraffico. Nasce così la 'ndrangheta imprenditrice d'oltreoceano, che stringe mani, stipula accordi e riesce a infiltrarsi nel sancta sanctorum delle élite sociali, a partire da Tammany Hall, potente macchina elettorale del Partito democratico nonché padrona incontrastata di New York, con la quale instaura un rapporto di mutua assistenza: voti in cambio di protezione e favori. FinArchaic and Ragged, dedicated to the abuse and abuse, the Calabrian Picciotteria of the late Nineteenth century seemed destined to remain anchored to the myths, rites and codes of conduct born in the Bourbon prisons on the cast of those of secret societies Risorgimento. And instead, just then, begins a silent revolution that will transform its rural face into the entrepreneurial ' Ndrangheta today, reckless and ruthless multinational crime, able to adapt to the changing challenges of the global market. To trigger This metamorphosis at the turn of the two centuries is the "discovery" of America. Landed in the New World together with tens of thousands of honest laborers, the Calabrian «Maffiosi», unlike the less shrewd Sicilian and Campanian brothers, choose the low profile to replenish their network malavitosa, made of Chiefs, Gregars and Legends (on All, that of the "Brigante" Musolino), that LUCRA handsome profits on the skin of the Italian workers (like the miners of Carbondale, in Pennsylvania) and of hundreds of young immigrants induced to prostitute themselves in the resorts of Manhattan and Chicago, before holding the ranks Of the clandestine trade in alcoholic beverages and drug trafficking. This Is how the ' Ndrangheta entrepreneur from overseas, who holds hands, stipulates agreements and manages to infiltrate the Sancta sanctorum of social elites, starting with Tammany Hall, powerful electoral machine of the Democratic Party and unchallenged mistress of New York, with which it establishes a relationship of mutual assistance: votes in exchange of protection and favours. Since
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