I morti non sognano. Racconti 1953-2000
Tra di noi si stendeva un tratto pianeggiante disseminato di ciottoli, oltre a una solida parete d'odio che sembrava viva nel calore del sole. Aperto dal racconto "L'intervista" e dalla voce di un regista così cinico e spietato da sembrare un gangster, questo volume raccoglie più di sessanta racconti che - parallelamente ai romanzi - scandiscono quasi cinquant'anni di attività di Ed McBain, aka Evan Hunter. «Gli aspetti salienti della sua narrativa» ha scritto Corrado Augias «sono in primo luogo i dialoghi, bellissimi, poi il realismo degli sfondi urbani. La città è il suo teatro, i piccoli criminali i suoi personaggi preferiti.» Ma nelle short stories non si incontrano solo bande di delinquenti e investigatori privati, poliziotti disillusi e private follie: oltre all'universo del crimine McBain sa indagare i mali della società, dal razzismo alle conseguenze della guerra, e anche le crisi individuali e di coppia. Ne emerge il ritratto a tutto tondo di un grandissimo artigiano della scrittura, amato nel mondo intero per il suo umorismo e per la profonda umanità che lo porta a immergersi con sguardo spietato e partecipe negli abissi più nascosti della mente umana.