La figlia dei fiori
San Francisco, 1978. Phoebe O'Connor ha diciotto anni: troppo pochi per aver vissuto il fantasmagorico circo degli anni Sessanta, ma abbastanza per subirne ancora il fascino magnetico e misterioso. Anche perché quel mondo di musica, droghe, sogni di pace, di libertà e di amore era il mondo di Faith, sua sorella maggiore, scomparsa tragicamente in Italia otto anni prima. «Riesci a sentirlo?» Faith apriva tutte le porte. Riuscirci, riuscirci. A qualunque costo. «Vieni» aveva detto Faith. «Vieni, vieni.» Un benoccolo in testa, che importava? Sangue dal naso, e allora? Tanto meglio. E l'amavano per quello. L'adoravano per quello. Tutti Perseguitata dai ricordi della loro febbrile infanzia e convinta che la chiave per ritrovare la serenità sia conoscere cosa è davvero successo alla sorella, Phoebe parte per l'Europa, seguendo il filo d'Arianna lasciatole dalle cartoline che Faith spediva lungo il suo vagabondare: Londra, Amsterdam, Parigi, infine l'Italia. La scoperta di una verità complessa e terribile segnerà per Phoebe l'ingresso definitivo nell'età adulta.