L'arte nel cesso. Da Duchamp a Cattelan, ascesa e declino dell'arte contemporanea
L'arte nel cesso. Da Duchamp a Cattelan, ascesa e declino dell'arte contemporanea: Con l'autoironia che lo contraddistingue Francesco Bonami sostiene, non del tutto provocatoriamente, che l'arte contemporanea è giunta alla sua fine, e deve lasciare il posto a una nuova fase. Dall'orinale capovolto ("Fontana") presentato da Marcel Duchamp nel 1917, ad "America", il cesso d'oro 18 carati di Maurizio Cattelan esposto nell'autunno 2016 al Guggenheim di New York, in cento anni abbiamo visto davvero di tutto: oggetti, concetti, progetti, accomunati dall'intento di sorprendere. Ma ora all'arte non bastano più solo idee che si rincorrono con l'obiettivo di risultare una più rivoluzionaria dell'altra: provocazione dopo provocazione, la contemporaneità ha esaurito il proprio potere di stupire. Per tornare a essere utile, l'arte deve ritrovare la capacità d'inventare e narrare storie, recuperando quell'essenziale cocktail di ingenuità e genialità che è alla base della creatività umana.
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