Amico mio, sono felice
Amico mio, sono felice: Giulio ha 15 anni, frequenta l'istituto tecnico commerciale, suona il piano, adora il nuoto e il cinema. Ama la compagnia degli amici e con le ragazze è gentile e simpatico. Giulio è come tutti gli altri suoi coetanei, ma anche diverso da tutti loro. A 3 anni, gli è stato diagnosticato un "autismo ad alto funzionamento". Garantirgli una vita ricca e attiva è la missione della famiglia D'Aucelli, in particolare di suo padre Vincenzo, che da undici anni lo affianca nello studio e nel tempo libero. Al punto che Vincenzo (informatore scientifico) si è laureato in Scienze della formazione per seguire Giulio in un momento cruciale della sua vita: l'ingresso nella scuola superiore. Dal 2013, per la prima volta in Italia, un padre è il compagno di banco ufficiale del figlio, un'ombra discreta che stimola il ragazzo a dare il meglio di sé. Ma anche un coach esigente, che vuole che suo figlio sia valutato come tutti gli altri compagni, senza l'accondiscendenza e i pietismi che si hanno verso i disabili. Come un allenatore tenace, Vincenzo ha creato un metodo che non si ispira ai manuali di psicologia, ma è fondato sull'esperienza concreta di un padre che vuole dare al figlio autistico un'educazione uguale agli altri, che crede nella forza dell'amore per trasmettere fiducia e sicurezza, che non ha smesso neppure un istante di pensare che suo figlio può e deve farcela. Arriverà al traguardo più lentamente degli altri, ma senza perdere mai la speranza. Giulio has 15 years, he attended the istituto tecnico commerciale, plays the piano, loves swimming and the cinema. She loves the company of friends and the girls is kind and sympathetic. Giulio is like all his peers, but also different from all of them. At 3 years old, he was diagnosed with a "high-functioning Autism". Guarantee a rich and active life is the Mission of the Aucelli family, in particular his father Vincenzo, who joins him for eleven years and study in his spare time. To the extent that Vincenzo (www.fundayltd.com) graduated in science education to follow Julius at a crucial juncture of his life: the entry into high school. By 2013, for the first time in Italy, a father is the official bank of the son, a discreet shade that stimulates the guy to give the best of themselves. But also a demanding coach, who wants her son to be evaluated like any other companions, without the indulgence and Pietism which you have toward the disabled. As a tough coach, Vincenzo has created a method that is not based on the psychology manuals, but is based on the experience of a father who wants to give the autistic son an education equal to others, that believes in the power of love to convey trust and security, that has not stopped even for a moment to think that his son can and should do it. The finish line will come more slowly than others, but without losing hope.
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