Axforismi. Come ho trollato la tv

Axforismi. Come ho trollato la tv

"J-Ax ha un raro talento fra tutti quelli che fanno comunicazione: possiede l'abilità di rendere non banale ciò che altrimenti sarebbe scontato. Di rendere non complesso quello che in altro modo risulterebbe macchinoso. E di rendere attraente ciò che normalmente sarebbe odioso. Ha abbastanza sagacia per contaminare il suo linguaggio con riferimenti insoliti ed estrosi, che sfoggia durante le sue argomentazioni televisive. Riesce a piluccare dalla sua testa rimandi originali e ad assemblare così frasi che risultano gradevoli, semplici e stupefacenti. Questo è evidente soprattutto nella Tv italiana, in cui si ascoltano sempre le medesime parole, assemblate allo stesso modo, che esprimono senza eccezione gli stessi concetti. In una trasmissione come 'The Voice', ad esempio, i termini sono senza sosta gli stessi: 'sei stato bravo', 'lì hai sbagliato', 'credo che tu possa proseguire'... J-Ax riesce a manifestare pareri equivalenti cavalcando, però, fra le montagne del Signore degli Anelli, o infilandosi dentro fatti storici paradossali o magari prendendo spunto da un personaggio pop assurdo. Usa frattaglie di racconto legandole non a casaccio in un pensiero completo; per questo mi fa sempre piacere ascoltare J-Ax. E non è cosa da poco: è una 'medaglia' per chi fa comunicazione. Perché se quando comunichi non dici un benamato '...', evidentemente non stai comunicando..." (Paolo Bonolis)
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