La trilogia Dalgliesh: Una mente per uccidere. Un gusto per la morte. Una notte di luna per l'ispettore Dalgliesh
Fin dal suo debutto Adam Dalgliesh si è conquistato l'affetto dei lettori. Eppure non lo si può certo definire un uomo simpatico: capoispettore di Scotland Yard, ha un atteggiamento riservato, profondamente cerebrale, e per svagarsi scrive versi (tutt'altro che spregevoli). Uomo di bell'aspetto, è vedovo e fatica a intrecciare relazioni con le donne. Si tratta, forse, dell'ultimo investigatore-gentiluomo, un mix tra Sherlock Holmes e Maigret. In questo volume lo vediamo all'opera in tre delle sue indagini più celebri: "Una mente per uccidere", nel quale affronta un omicidio avvenuto in una clinica psichiatrica; "Un gusto per la morte", che lo vede indagare su un doppio assassinio commesso nella sagrestia di una chiesa e "Una notte di luna per l'ispettore Dalgliesh", in cui il poliziotto-poeta deve misurarsi con un killer psicopatico, un misterioso suicida e un irriducibile ambientalista.