Il sonno del reame
Nel Castello di un antico Reame si organizza un grandioso evento per celebrare il potere assoluto del principe Gaudenzio che mal sopporta la cultura e il libero pensiero. Fedeli obbedienti lo assistono e pochi consiglieri ne assecondano l'idea di abolire ogni forma di sapienza, trasformando scuole, biblioteche e musei in attività ricreative e commerciali. Il popolo del Reame, paralizzato da una sconosciuta epidemia di smemoratezza, precipita nell'inerzia senza accorgersi di nulla. Resiste alla sistematica azione distruttiva solo un variegato manipolo di personaggi capaci di ricordare e di intendere: un grande maestro giunto da spazi e tempi lontani, un gatto sapiente, un antiquario con permesso di andata e ritorno dall'aldilà, una donna inquieta e il suo compagno insieme contrastano l'oblio dilagante dell'arte, della poesia, della bellezza. Il ritrovamento di un misterioso ritratto cinquecentesco e di un antico codice di poesie d'amore giunge in loro aiuto: tutto accade in un giorno, tra fantomatiche presenze, passaggi, intrusioni, rovesciamenti improvvisi che lasciano intravedere uno spiraglio di salvezza in un panorama di rovine. Questa novella fantastica e paradossale, messa in scena da Annarosa Mattei con una scrittura al contempo tesa e leggera, racconta l'eterno conflitto tra potere e cultura attraverso una trama ironica e satirica e un finale tutto da scoprire.
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