“Sono venuto qui per sparire, in questo borgo abbandonato e deserto di cui sono l’unico abitante”. Secondo le intenzioni dell’autore, nello scritto accompagnatorio destinato all’editore, “La lucina” (pubblicato nel 2013 e ristampato negli Oscar nel 2016) sarebbe il suo testamento letterario, sbucata “da una zona molto profonda della mia vita”. L’urgenza con cui è scaturita dalla sua penna, ne tradisce la sua “natura intima e segreta”. Come per un germoglio che ha voluto vita autonoma, Moresco ha coltivato questo spunto che teneva da parte, in mezzo agli appunti in vista della composizione ...
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