Lo zingaro e lo scarafaggio. Da gioco più bello a gioco più sporco del mondo: viaggio tra le macerie del calcio italiano
Criminali feroci, calciatori corrotti, magazzinieri ricattatori, tabaccai, ristoratori, imprenditori pronti a tutto per una giocata vincente. E poi, milioni di tifosi: ingenui, ostinati, persino complici. Ma soprattutto una marea di soldi che si muove veloce su internet o nascosta nei trolley dei voli intercontinentali. Un oceano di denaro che si gonfia e si sgonfia nel giro di pochi secondi, che travolge esistenze, illusioni e sogni senza lasciare il tempo di capire cosa stia accadendo. Facendo leva sulla debolezza del sistema, sulle pene ridotte in caso di arresto e sull'indisponibilità di attori e spettatori ad accettare che il giocattolo si sia rotto, mafie locali e internazionali stanno spolpando il cadavere di quello che era lo sport più bello del mondo: il calcio. Un saccheggio forsennato, à colpi di giocate milionarie o da pochi biglietti da cento, di colpi di genio o anche di manovre ambigue che nascondono il riciclaggio di droga e armi, o che nascono semplicemente dall'illusione di poter vivere una vita diversa, migliore. Lo zingaro e lo scarafaggio non è una cronaca dettagliata dell'ultimo scandalo del calcioscommesse. E un viaggio all'interno del sistema, il ritratto fedele dei personaggi che stanno divorando la quarta azienda del Paese. Con un grande complice: l'omertà.
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