Vai troppo spesso a Heidelberg
Un giovane dalla vita semplice e lineare, se non per una minuscola, apparentemente trascurabile imperfezione ("Sì, lo so, vado troppo spesso a Heidelberg... Me lo sento dire da tutte le parti"), ma sufficiente a far bloccare tutto II meccanismo... E poi tante storie brevi, episodi fugaci, rapidi intrecci, istantanee di vita quotidiana, emozioni, ricordi, fuggevoli figure di donne di immediata intensità. I diciotto racconti compresi in questo volume, scritti tra il 1947 e il 1979, costituiscono un ritratto penetrante, spesso dal toni amari, della Germania di ieri e di oggi.
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