L'inumano

Candidato suo malgrado a un noto premio letterario italiano, Massimiliano Parente, biologo divenuto odiatissimo scrittore, è pedinato e incastrato nelle trame di un presunto complotto, fra intrighi letterari, orribili partecipazioni televisive, romanzetti pornotrash, un deejay deforme, un investigatore privato, un video misterioso e inquietanti telefonate di una donna che lo minaccia di morte. Ma non sembra preoccuparsene. Imprigionato in una solitudine senza scampo, ciò che vuole fare è compiere la sua missione suicida: fare di se stesso un esperimento biologico, un evento irripetibile del pensiero. "L'inumano" è un'opera tragica ma anche densa di una comicità irresistibile, perché dentro vi si trovano l'Italia, la cultura e il mondo raccontati da un punto di vista quanto mai insolito. Con la scrittura Parente dà forma a una ribellione universale contro ogni valore positivo della vita: contro l'amore, contro la procreazione, contro l'altruismo, contro la religione, perfino contro la letteratura. E non risparmia neanche se stesso.