La bottega dei libri proibiti

La bottega dei libri proibiti

Colonia, inizi del '400. Un piccolo gruppo di intellettuali ed eruditi si riunisce in clandestinità per un progetto ambizioso: la diffusione dei libri tra il popolo. La Chiesa si oppone fortemente perché non vuole che opere definite pericolose vengano diffuse; la nobiltà non ha alcuna intenzione di perdere i suoi privilegi. Solo un uomo, il mite orafo Lorenz, ha il coraggio di accettare questa sfida. Di origini modeste, dopo aver perso la moglie in un incendio ed essere rimasto da solo a crescere l'unica figlia Erika, ha un sogno condiviso con l'amico libraio Johannes, anima del gruppo di intellettuali: mettere a punto un progetto di stampa meccanica che lo porterà all'invenzione della tipografia. Ma il prezzo che dovrà pagare per tanta audacia è alto: a rischio c'è la sua vita e quella di chi lo circonda. Avvincente e ben narrato, il libro gioca sul triangolo di potere Chiesa-Nobiltà-Intellettuali calando il lettore nella realtà dell'epoca e offrendo uno spaccato di vita estremamente efficace. Con una trama complessa, ma ben articolata e un tema originale, l'eccellente descrizione dei personaggi domina su tutto.
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