Bellezza e liturgia. Scritti su cristianesimo e cultura
"Il fragile vaso delle parole umane deve poter contenere il diamante infrangibile della divinità." Queste parole di padre Florenskij racchiudono il cuore del suo pensiero: la ricerca della divina presenza in ogni attività umana. Un dinamismo continuo tra terrestre e celeste, visibile e invisibile, istante ed eterno, che anima anche le pagine di questa raccolta di saggi, inediti in Italia, scritti tra il 1909 e il 1923, nei quali il "Leonardo da Vinci russo" esamina con eccezionale profondità di visione temi quali l'essenza originaria della Slavia ortodossa e la vita della Chiesa russa, la peculiarità del rito liturgico ortodosso e le sfide dirompenti del cristianesimo di fronte alla modernità, i nessi vitali tra culto e cultura, le opportunità dell'ecumenismo e del dialogo interreligioso. Con linguaggio sobrio, essenziale, Pavel Florenskij rende possibile al lettore la partecipazione interiore e la contemplazione di quella bellezza che egli così acutamente avverte nella spiritualità cristiana russa, senza tuttavia eludere la complessità della vita, la drammaticità dell'esistere, le ferite della storia.
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