La compagnia della morte
Anno Domini 1176. Nelle campagne vicino a Legnano, i trecento uomini della Compagnia del Carroccio si oppongono all'avanzata dell'esercito del Sacro Romano Impero, guidato da Federico I il Barbarossa. La loro è l'ultima, strenua difesa prima che l'invasore germanico riesca a occupare il Nord Italia, per soffocare nel sangue il fremito d'indipendenza dei Comuni Padani, riunitisi nella Lega Lombarda dopo il giuramento di Pontida. Al comando della Compagnia del Carroccio c'è Rossano da Brescia, soldato di ventura e comandante coraggioso che ha un conto in sospeso con il Barbarossa... Da allora Milano è risorta, e insieme ad altri comuni ha dato vita a un esercito che intende fermare i propositi egemonici del Barbarossa in Italia. Alla guida di questo esercito, un condottiero il cui nome è già leggenda: Alberto da Giussano. Il comandante lombardo ha dalla sua la forza di intere coorti di giovani combattenti, la più famosa delle quali, la Compagnia della Morte, è composta da novecento valorosi votati a tutto per difendere la Lega, La Compagnia della Morte ha come simbolo e baluardo il Carroccio, un enorme carro su cui svettano le insegne della Lega, la Martinella - la campana che sprona gli uomini alla difesa dei loro diritti e del loro territorio -, e il gonfalone con la croce papale. Ed è in onore di papa Alessandro III che i comuni padani hanno fondato Alessandria, una fortezza eretta per resistere all'avanzata del possente esercito imperiale.
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