La lenta fine di Luciana B.
Sono passati dieci anni da quando lo scrittore e io narrante ha visto per l'ultima volta Luciana B., allora seducente studentessa universitaria poco più che ventenne. L'aveva assunta per un mese come dattilograta perché, essendosi fratturato un polso, lo aiutasse nella stesura di uno dei suoi primi romanzi, e aveva finito con l'innamorarsene. La loro intesa però si era interrotta sul nascere, e Luciana era tornata al normale lavoro di segretaria personale di un giallista di successo di nome Kloster, con cui si manteneva agli studi. Ora Luciana torna prepotentemente nella vita dell'io narrante per chiedergli a sua volta aiuto, sapendo che lui è l'unico che può crederle. Non resta più niente della bella e allegra ragazza di un tempo. Oggi lei è una donna disperata e precocemente sfiorita. Ha visto morire i suoi cari uno dopo l'altro in circostanze apparentemente accidentali: il fidanzato, i genitori, il fratello. Ma è convinta che dietro la regolarità metodica dei decessi si nasconda un piano omicida, che proprio Kloster avrebbe messo in atto per vendicarsi del rifiuto che lei ha opposto alle sue morbose pretese sessuali. Il timore di Luciana è di essere la prossima della lista, insieme alla sorella minore. Perciò vive nel terrore, scrutando ogni ombra e ogni persona che attraversi il suo cammino. E solo ossessione la sua, oppure Kloster ha davvero ideato la più diabolica delle vendette?
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