La versione di Mike
Michael Nicholas Salvatore Bongiorno detto Mike partecipa alla Resistenza, finisce a San Vittore vicino di cella di Indro Montanelli e vede in faccia la morte con un plotone di esecuzione che si ferma al prigioniero prima di lui. L'Italia inizia la Ricostruzione e lui, su suggerimento di Vittorio Veltroni, padre di Walter, cambia il nome in Mike e inizia la carriera televisiva più lunga del mondo. Mentre il Paese si sposta dalla luce delle lucciole a quella del televisore, Mike è protagonista e motore di questa rivoluzione antropologica, focus del rituale collettivo di "Lascia o raddoppia". Umberto Eco ne coglie la portata sociale e ne analizza il carattere nella sua "Fenomenologia di Mike Buongiorno". Silvio Berlusconi lo sceglie come avanguardia e portabandiera della sua avventura televisiva, gli fa un'offerta di quelle che non si possono rifiutare e con lui fonda un impero mediatico e culturale. Mentre la sua età biologica rimane incredibilmente indietro rispetto a quella anagrafica, al fianco di Fiorello recupera una seconda giovinezza e diventa idolo di un pubblico molto più cool e postmoderno di quello a cui era abituato. "La versione di Mike" è la sua prima, vera, autobiografia.