I poeti della Scuola siciliana
I poeti della Scuola siciliana sono considerati già da Dante i veri fondatori della letteratura italiana: alle loro spalle non esiste infatti che una sparuta produzione riconducibile alla tradizione giullaresca e clericale, generalmente anonima. Con la loro poesia d'arte e d'autore, che rivela una profonda maturità letteraria, essi entrano quasi all'improvviso a far parte dell'ecumene della lirica cortese europea inaugurata all'alba del secolo XII dai trovatori e poi continuata dai trovieri francesi e dai Minnesanger della Germania renano-danubiana. Il corpus (che conta circa 330 componimenti) è tramandato principalmente da tre grandi manoscritti dei secoli XIII e XIV.
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