Le tragedie. Testo greco a fronte
Ares, la guerra. Eschilo era un guerriero. Maratona e Salamina, le battaglie in cui la Grecia aveva imprevedibilmente vinto sullo sterminato esercito degli invasori Persiani, ricacciando i nemici in Asia, erano state il teatro in cui Eschilo aveva dato prova di un valore destinato a essere ricordato nel tempo. Per la sua tomba il poeta compose un epitafio in cui ricordava soltanto le sue gesta sul campo di Maratona. Eschilo, il guerriero, affida il ricordo di sé alla gloria militare, non alla gloria poetica: i posteri dovranno ricordare che il suo è il nome di un combattente valoroso. (Dall'Introduzione)
Momentaneamente non ordinabile