Carnefici e vittime. I crimini del PCI in Unione Sovietica
Nei sogni dei comunisti occidentali degli anni Venti e Trenta l'Unione Sovietica appariva come la "terra promessa". Molti di loro intrapresero perciò lunghi viaggi clandestini verso la patria del socialismo, nella speranza di veder concretizzati gli ideali di uguaglianza e giustizia che da sempre perseguivano. Ma una volta arrivati a destinazione scoprirono con amarezza che la realtà era ben diversa: la vita quotidiana era difficile e le condizioni di lavoro pesantissime. Infine, segnalati dai delatori, sperimentarono l'orrore di torture e processi e l'epilogo della condanna a morte. Arricchito da una nuova serie di documenti emersi dalle ricerche di Francesco Bigazzi negli archivi sovietici, il volume racconta la drammatica sorte che toccò a tanti italiani deportati nei gulag di Stalin. Restituisce un nome e un volto a molti di questi giovani disillusi e svela finalmente la verità sulla loro triste fine, contribuendo a far luce su una pagina dimenticata della nostra storia recente e denunciando le precise responsabilità del comitato dirigente del Partito comunista italiano di allora.