Uomo e cammello. Testo inglese a fronte
Maestro della disillusione, Mark Strand mette in atto, in questo suo nuovo libro, un interrogarsi al tempo stesso desolato e ironico sul destino del soggetto, sul senso della fine e sulla "sepoltura dei sentimenti", sull'impoverirsi dell'immaginazione umana e sul tramontare di un'epoca. Ma compie la sua meditazione in versi, tramite una fitta presenza di figure, di situazioni ed episodi, che si muovono tra paradosso e racconto su uno scenario sempre aperto. Non un percorso narcisistico, bensì un paziente attraversamento del reale nei suoi contorni di ignoto e nelle apparizioni, sempre più frequenti, di emblemi di disfacimento e assurdo, come assurda è la strana coppia di uomo e cammello che dà titolo al Libro. Proietta allora sulla sua pagina, pur sempre nitida e levigata, le immagini anonime di un mondo fatto di gente miserabile che "cammina nella notte" tra "cumuli di macerie", di fiumi "di anziani" che se ne vanno "con bastoni e torce elettriche" per vie che inevitabilmente "portano al maleodorante mare". Ma la sapienza letteraria di Mark Strand riesce a volgere in musica anche la realtà più bassa, poiché, come afferma, "tutto trasmuta e trasmuta e l'ignoto trasmuta nel canto". In questa direzione il poeta ha operato anche per le due sezioni della raccolta in cui il rapporto tra parola e musica si fa più stretto, trattandosi di testi composti espressamente per essere letti con composizioni di Webern e di Haydn.
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