Sicilian tragedi
Tra il barocco e i teatri greci, due famiglie siciliane di pari dignità mafiosa sono ferocemente contrapposte per la bellezza e l'onore di una fimmina: Betty Pirrotta, "l'ideale archetipico della buttanaggine incarnata in quaranta chili di tettine e sandali". Ma in Sicilia i mafiosi non sono gli unici ad amare: anche Tino Cagnotto - regista d'avanguardia rotto a tutte le sperimentazioni, i cui spettacoli vengono finanziati dagli enti locali del turismo - decide di dare una svolta alla propria carriera per amore del giovane Bobo, tornando a Shakespeare e lanciando il suo guanto di sfida ad assessori e patrocini, feste di piazza e sagre del pesce spada. Per il "suo" Romeo e Giulietta Cagnotto recluterà, nel ruolo della protagonista, la Lambertini ("col capello biondo Farrah Fawcett e gli occhiali Dolce&Gabbana sembra la mamma di Paris Hilton, che Dio benedica la famiglia tutta"), e "due colonne del teatro dialettale catanese", Caporeale e Cosentino, nelle calzamaglie di Romeo e di Mercuzio. In un paesaggio estivo di spiagge affollate e strade deserte, di ristoranti sul mare e feste aristocratiche, le rappresentazioni saranno funestate da misteriose e sempre più cruente ammazzatine. Sotto la protezione dei versi di Shakespeare esploderà l'anima british della Sicilia in una black comed y colta ed esilarante. Nel coloratissimo palcoscenico mediterraneo, dove nacquero la Tragedia e la Commedia, contesse ciniche e politici rampanti, mogli stanche e amanti possessive, mariti stressati e camerieri disponibili, vecchi attori e prime donne, killer gestori di paninerie ambulanti e gay utilizzati come dame di compagnia assisteranno, sotto i riflettori delle cronache mondane de "La Voce della Sicilia", a una storia di odio, amore, omicidio, vendetta, sangue, abbronzatura, dietro cui, come motore del mondo, sta il giorno più bello della vita di una donna: il suo matrimonio.
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