Giolitti. Lo statista della nuova Italia
L'"età giolittiana" (1901-1914) è stata tra le più felici e innovative della storia d'Italia. Il suo artefice, Giovanni Giolitti (Mondovì, 1842 - Cavour, 1928), va considerato il massimo statista italiano dall'unificazione. In questo saggio, redatto sulla base di migliaia di inediti, Aldo A. Mola ricostruisce la vicenda umana, culturale e politica di Giolitti. Ne nasce un ritratto vivo e immediato, ricco di prospettive nuove e sorprendenti, non di Giolitti solo, ma dell'Italia tra Otto e Novecento. Laureato in Giurisprudenza a diciannove anni, Giolitti compì una carriera brillante grazie alla formidabile conoscenza della macchina finanziaria e amministrativa del Paese: deputato dal 1882, ministro dal 1889, presidente del Consiglio cinque volte tra il 1892 e il 1921. Varò le più importanti riforme dell'epoca, cercò di scongiurare l'ingresso dell'Italia nella catastrofica Grande Guerra e, da liberale autentico, contrastò a viso aperto la corsa di Benito Mussolini verso la dittatura di partito unico.
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