I ragazzi di Anansi
Quando il papà di Ciccio Charlie dava un nomignolo a qualcuno, quel nomignolo rimaneva appiccicato per sempre. Proprio come quando chiamò "Ciccio Charlie" suo figlio, appunto. Anche adesso, a vent'anni di distanza, Charlie Nancy, remissivo, imbranato, grigio e noioso impiegatuccio inglese, non riesce a scuotersi di dosso quel maledetto nomignolo, uno dei tanti imbarazzanti lasciti che il padre gli ha fatto prima di cadere stecchito durante una farneticante session di karaoke dall'altra parte dell'oceano. Ma il vero guaio è che Mr Nancy ha lasciato in eredità a Ciccio anche parecchie altre cose di cui lui non sospetta nemmeno lontanamente l'esistenza. Come l'estraneo alto e di bell'aspetto che gli bussa alla porta di casa rivelandogli di punto in bianco di essere il fratello che lui non ha mai conosciuto. Un fratello diverso da Charlie quanto il giorno lo è dalla notte, che gli insegnerà il modo per 'lasciarsi un po' andare' e per divertirsi, proprio come faceva il Caro Vecchio Papà. E tutto d'un tratto la vita di Ciccio Charlie si fa estremamente interessante. Fin troppo. Perché - dovete sapere - il papà di Charlie non era un papà qualunque. Era una potentissima divinità africana beffarda e dissacratrice, il Dio-Ragno Anansi: lo spirito della ribellione, in grado di sovvertire l'ordine sociale, di creare enormi ricchezze dal nulla e di prendersi gioco del Diavolo e della Morte stessa... Di ritorno su quel territorio così brillantemente esplorato nel suo magistrale bestseller "American Gods", Gaiman ci offre un'opera affascinante e geniale, un viaggio caleidoscopico alle radici del mito, che è al contempo soprendente, terrificante e divertentissimo. Una storia di famiglie strampalate, di profezie funeste, di divinità vendicative e terribili, di agrumi tropicali e di uccelli che uccidono...
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