Padre Joe
Tutto comincia con il sesso. Siamo in Gran Bretagna nel 1955 e il quattordicenne Tony Hendra - destinato a diventare uno dei comici più dissacranti e più amati dal pubblico americano - ha una relazione con una donna sposata. Il marito, un fervente cattolico, li scopre e obbliga il ragazzo ad andare a parlare con un monaco che vive in un monastero su un'isoletta. Tony, che sulla scorta delle sue infelici esperienze in una scuola elementare cattolica si attendeva chissà quali crudeli punizioni, è molto sorpreso quando si trova davanti a un frate benedettino sgraziato e balbuziente ma assai amabile e gentile, che non parla mai di 'colpa' né di 'errore' ed è fermamente e serenamente convinto che Dio sia in ogni uomo e "l'unico vero peccato sia l'egoismo". Il suo nome è Padre Joe e dopo questo incontro la vita di Tony non sarà più la stessa. Dagli anni Cinquanta quando esprime il desiderio adolescenziale di votarsi alla vita monastica, agli anni Sessanta quando all'università si appassiona al teatro e decide di cambiare il mondo a forza di risate e non più di preghiere, dagli anni Settanta quando ottiene negli Usa grandi successi come scrittore di un umorismo corrosivo, scurrile e decisamente irriverente, agli anni dei disastri professionali e personali (alcol, droga e fallimento del primo matrimonio) fino a giungere al miracolo di un nuovo matrimonio e dei figli: tutta la vita di Tony è segnata dalla presenza di Padre Joe, dalla sua affettuosa e inflessibile, umanissima saggezza, un indiscutibile punto di riferimento che il comico non smetterà mai di interrogare e ascoltare. Questo memoir fiabesco, ricco di grazia e di humour, scritto con una prosa brillante e precisa e un'onestà disarmante, finisce per rivelarsi la storia di un'intera generazione che si scopre imprigionata in una gabbia fatta di ironia, scherno e disperazione e che poi ritrova la propria strada grazie alla forza dell'amicizia e della fede.
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