Sorridi Gioconda!

Sorridi Gioconda!

Parigi, 22 agosto 1911. Sono le 12.20 di una sonnacchiosa giornata estiva quando al comando di polizia del Quai des Orfèvres squilla il telefono. All'altro capo del filo c'è, allarmatissimo, il direttore del Louvre, con una notizia sconvolgente: hanno rubato la Gioconda! Le indagini, affidate al commissario Bianchon, portano presto nel cuore della Parigi bohémienne e cosmopolita, tra pittori e poeti giovani e squattrinati, dediti all'alcol, alle droghe, al sesso e all'arte. Si chiamano Picasso, Apollinaire, Modigliani, Chagall. Sono stati loro, in un gesto di rivolta contro il passato, a rubare la Gioconda? O è stato quell'ambiguo poeta-aviatore italiano, il Vate lo chiamano, ansioso di restituire alla patria il capolavoro di Leonardo? O forse c'è una terza soluzione nascosta tra le soffitte e le cantine più luride e polverose di Parigi? L'intera città è protagonista di questo giallo intrigante, in cui gli indiziati sono i maggiori artisti del primo Novecento e il vero capo d'accusa non è un furto ma un omicidio: perché, in realtà, il mistero su cui indaga Giuseppe Scaraffia altro non è che la morte dell'arte.
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