Top secret
Ci sono dei casi in cui la verità fa i capricci, non si concede. Resiste alle pretese di trasparenza totale della macchina mediatica e rimane confusa, intricata, avvolta nel mistero. Cosa si nasconde ad esempio dietro i troppi e troppo grossolani errori investigativi sulla morte di Marilyn Monroe? C'è qualcosa di vero nella scritta "lt was not an accident" nel tunnel in cui si è schiantata la principessa Diana? Quanto hanno inciso la fama, la ricchezza e una sorta di razzismo al contrario sull'esito del processo al campione nero di football 0.J. Simpson? Gli omicidi di John Fitzgerald Kennedy e Pier Paolo Pasolini sono stati solo il gesto di un singolo o celano complotti sporchi di politica? Altre volte la verità è stata in qualche modo stabilita da un tribunale, ma ci appare talmente assurda che non ci basta, e vorremmo capire, oltre al come, il perché. È il caso di serial killer crudeli oltre ogni limite del concepibile, come i tristemente noti "Dottor Morte" (con più di duecento omicidi accertati), il cannibale di Rotemburg (che ha cercato e trovato su Internet un uomo da mangiare) o dei delitti terribili commessi in nome di Satana. Claudio Brachino, dall'esperienza del programma televisivo "Top Secret", passa in rassegna i casi più controversi della storia e della cronaca con la caparbietà, il rigore e il sano scetticismo di un giornalista di razza. Servendosi del contributo di diverse discipline (una su tutte la psicologia criminale e le sue tecniche più innovative) e delle consulenze di esperti come Massimo Picozzi e Andrea Nativi, demolisce filo dopo filo, contraddizione dopo contraddizione, il velo che i professionisti dell'insabbiamento tessono a volte fra l'opinione pubblica e la verità.
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