Cefalonia
Nel settembre del '43, a Cefalonia, dopo tremendi combattimenti, i soldati italiani della divisione Acqui, che avevano rifiutato di deporre le armi, furono massacrati dai tedeschi. Un evento tragico che diviene materia di poesia in questo nuovo libro di Luigi Ballerini, il quale trova nella storia e nell'orrore di quell'episodio, "davanti a una strage di fanti che tacciono per andare avanti", i motivi per una riflessione ad ampio raggio, che coinvolge i meccanismi di violenza del potere e delle coscienze sopite dal consenso, proiettandone le ombre più sinistre fino al tempo presente, fino alle menzogne ottuse e alle guerre di un mondo in cui sembra sotterraneamente agire un oscura spinta all'autodistruzione, una sorta di sinistro cupo dissolvi.
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