Il diario di Yehuda
Yehuda Nir aveva undici anni. quando suo padre, ebreo, fu ucciso dai soldati tedeschi nel corso di un'esecuzione di massa nella città 'polacca dove abitavano. Mentre molte altre famiglie ebree venivano radunate per essere trasportate ai campi di concentramento, Yehuda, insieme con la madre e la sorella adolescente, riuscí a sfuggire alle retate grazie a documenti falsi. Era il 1941 e l'Olocausto cominciava ad assumere proporzioni spaventose. Facendosi passare per cattolica, la famiglia Nir entrò cosí in quelli che sarebbero, stati quattro anni, lunghi e difficili, vissuti nell'angoscia e nel terrore di essere smascherata. Ma Yehuda vivrà perché vuole bene a sua madre e alla sorella, vivrà perché odia e irride chi lo perseguita per motivi razziali. E la lezione è una sola: non bisogna mai risparmiarsi e soprattutto non bisogna risparmiare sui sentimenti.
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