Varcare la soglia della speranza

Varcare la soglia della speranza

"Disse l'Angelo a Maria: "Non avere paura". Lo stesso a Giuseppe: "Non avere paura". Cristo diceva così agli apostoli, in specie a Pietro: "Non abbiate paura!". Sentiva infatti che avevano paura. Ebbero paura quando venne arrestato, ebbero ancora più paura quando, risorto, apparve loro. Di che cosa non dobbiamo aver paura? Non dobbiamo temere la verità su noi stessi. Pietro ne prese coscienza, un giorno, e disse a Gesù: "Signore, allontanati da me che sono un peccatore". Penso che non sia stato solo Pietro ad aver coscienza di questa verità. La rileva ogni uomo. La rileva ogni Successore di Pietro. Ognuno di noi è grato a Pietro per ciò che disse quel giorno. Cristo gli rispose: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". Non aver paura degli uomini! L'uomo è sempre uguale. I sistemi che crea sono imperfetti, e tanto più imperfetti quanto più è sicuro di sé. Da dove trae origine questo? Dal cuore dell'uomo. Il nostro cuore è inquieto. Cristo conosce meglio di tutti la nostra angoscia: "Egli sa quello che c'è in ogni uomo". Come ha potuto Dio permettere tante guerre, i campi di concentramento, l'olocausto? Il Dio che permette tutto questo è ancora davvero Amore? è giusto nei riguardi della Sua creazione? non carica troppo le spalle dei singoli uomini? non lascia l'uomo solo con questi pesi, condannandolo a una vita senza speranza? Oggi abbiamo forse più che mai bisogno delle parole del Cristo risorto: "Non abbiate paura!". Ne hanno bisogno i popoli e le nazioni del mondo intero. Occorre che nella loro coscienza riprenda vigore la certezza che esiste Qualcuno che tiene in mano le sorti di questo mondo che passa; Qualcuno che ha le chiavi della morte e degli inferi; Qualcuno che è l'Alfa e l'Omega della storia dell'uomo. E questo Qualcuno è Amore: Amore fatto uomo, Amore crocifisso e risorto, Amore incessantemente presente tra gli uomini." (Giovanni Paolo II)
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