Qualcuno ha mentito
La vicenda di Dave parte come una di quelle confessioni ostinate, che premono per uscire, anche se chi gli sta di fronte non vuole ascoltare, anche se chi lo ascolta sta per lasciare, sta per abbandonare la Londra della seconda metà degli anni Novanta dalla quale sembrerebbe impossibile volersi staccare, se si è giovani, se si vuole vivere, se si vuole raccontare storie: "storie di case occupate, di lavori notturni nelle cucine dei pub, di finte schizofrenie per avere sussidi, storie di feste illegali, di cristalli di speed fumati per colazione, di settimane intere senza vedere il sole", le storie dei protagonisti di questo romanzo elettrico e notturno.