La festa del ritorno
Un padre e un figlio. Il primo racconta la sua vita di emigrante, sospesa tra partenze e ritorni, tra Francia e paese; il secondo ricorda il suo spaesamento e la sua rabbia nei periodi senza il padre, ma anche l'incanto dell'infanzia, immersa in un paesaggio vivido, esuberante. Davanti a loro, un grande fuoco acceso sul sagrato, la notte di Natale. Tutti e due hanno un segreto da nascondere, un segreto legato all'amore della figlia maggiore per un uomo misterioso. Un enigma che si svela poco a poco, fino all'inattesa conclusione. Ambientato in un paese arberesh della Calabria e narrato da due voci inconfondibili per l'abile intarsio di parole e ritmi plurilinguistici, "La festa del ritorno" è insieme romanzo di formazione, storia d'amore, atto di denuncia verso le condizioni di vita che spingono tanta gente del Sud a cercare fortuna emigrando. Un romanzo insolito e intenso sulla fatica di crescere, lo strazio dell'addio, il senso della vita.
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