Ragazze fortunate
Cinque donne raccontano il loro sentimento di "estraneità" in un paese esotico e lontano, in una cultura che non è la loro. Le cinque "ragazze fortunate" che Nell Freudenberger disegna nel suo libro d'esordio sono donne libere e aperte, che credono nel valore dell'esperienza e del mettersi a rischio, donne che non temono la propria vulnerabilità, soprattutto nelle emozioni, nell'amore. Donne "espatriate", geograficamente e affettivamente, attratte con la testa e con i sensi dai luoghi in cui viaggiano e al tempo stesso respinte da un paesaggio umano dove tutto sembra lontano e incomprensibile. Cinque storie ambientate tra India e Vietnam, raccontate da cinque indimenticabili figure femminili nel punto in cui viaggiare e amare si incontrano e si scontrano. E' bastata la pubblicazione sul "New Yorker", tre anni fa, del primo episodio di "Ragazze fortunate" a suscitare una grande sensazione negli ambienti letterari americani. E di una vera e propria consacrazione si è trattato alla pubblicazione del libro, che ha avuto un'accoglienza critica e di pubblico inusuale per un nuovo scrittore, mettendo d'accordo "Elle" ("un talento da tenere d'occhio negli anni a venire") con il "New York Times" ("giovani scrittori ambiziosi - e bravi - come Nell Freudenberger ci lasciano sperare il meglio"). Perché "Ragazze fortunate" non è solo un piccolo gioiello di grazia narrativa, è anche un libro strano e imprevedibile, come lo è spesso la nostra vita.
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