La guerra del Peloponneso. La storia del più grande conflitto della Grecia classica
Per quasi trent'anni, alla fine del V secolo a.C., l'Impero ateniese si scontrò con l'Alleanza spartana in una terribile guerra da cui il mondo greco e la sua civiltà uscirono per sempre mutati. La guerra del Peloponneso fu, nel suo contesto storico, l'equivalente dei conflitti mondiali del XX secolo: causò immense perdite di vite umane ed enormi rovine, esacerbò l'ostilità di classe e di fazione, divise gli Stati greci e ne destabilizzò i rapporti, minando la loro capacità di resistere a una conquista dall'esterno. Inoltre ebbe rilevanti conseguenze politiche: finché Atene fu potente e prospera la sua costituzione democratica esercitò una forte influenza sugli altri Stati, quando fu sconfitta iniziò lo sviluppo in senso oligarchico della politica greca. Conflitto di una ferocia senza precedenti, violò per la prima volta il tradizionale codice bellico sfondando la linea sottile che separava la civiltà dalla barbarie. Rabbia, frustrazione e desiderio di vendetta crebbero con il protrarsi dei combattimenti generando atrocità in entrambi i fronti: prigionieri mutilati e uccisi, gettati in pozzi a morire di fame, sete e freddo, o in mare ad annegare; bambini innocenti trucidati da bande di predoni; intere città distrutte, gli uomini uccisi, le donne e i più giovani venduti come schiavi. Donald Kagan, uno dei più noti studiosi di storia del mondo classico, che ha dedicato quattro fondamentali volumi allo scontro tra Sparta e Atene, rilegge questo momento di svolta per la civiltà occidentale attraverso la ricostruzione dettagliata e appassionante di alcune tra le più famose campagne militari dell'antichità, dalla disastrosa offensiva ateniese in Sicilia alla definitiva vittoria spartana a Egospotami, e attraverso l'analisi di personalità straordinarie, come il grande statista Pericle e l'ambiguo e carismatico generale Alcibiade. La guerra del Peloponneso è un documentatissimo lavoro storiografico e insieme un'avvincente cronaca di guerra, "un racconto di singolare potenza, che è possibile leggere comeuna straordinaria tragedia umana; una tragedia che parla dell'ascesa e della caduta di un grande impero, dello scontro fra società e stili di vita diversi, dell'interazione fra intelligenza e caso nelle vicende umane".
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