Dio è tutto qui. Lettere di una vita
A differenza di una biografia, le lettere rivelano direttamente il cuore dello scrivente ed esprimono lo stato d'animo e la situazione del particolare momento in cui sono state scritte. La mole di lettere scritte da don Gnocchi è impressionante: estrema le varietà dei destinatari, poliedriche le sfaccettature dell'uomo, complessa la profondità del suo messaggio e molteplici gli stili di scrittura usati nell'intento di adattare con precisione la parola al pensiero per entrare profondamente in contatto con l'altro. Accanto a lettere decisamente formali alle personalità politiche del tempo, ci sono quelle più intime al cugino Mario Biassoni, vero sostegno affettivo e pratico durante tutto l'arco della sua vita, e quelle più confidenziali a Montini, l'unico forse che l'aveva veramente capito fino in fondo e sostenuto senza tentennamenti, standogli accanto come un provvidenziale suggeritore. Scanzonate le lettere agli amici, sofferte quelle al cardinal Schuster, padre spirituale ma insieme anche "superiore"; studiate le lettere a Padre Gemelli; lodative ed esortative quelle ai Fratelli delle scuole cristiane; più complesso e contrastato l'epistolario dedicato agli Orionini. Un don Carlo pubblico e un don Carlo Privato ma sempre don Carlo, inconfondibile, con quel piglio battagliero, con l'irrequietezza caretteristica dei profeti dallo "sguardo lungo sulla storia" e la bonaria ironia che sa prendersi in giro e relativizzare anche le tragedie, con la perspicacia e l'ottimismo di chi sa vivere la realtà di ogni giorno nella luce della fede. Scriveva dal fronte russo al cugino Mario Biassoni: "É questo che ti rende e renderà sempre più vicino a Dio - perché Dio è tutto qui: nel fare del bene a quelli che soffrono ed hanno bisogno di un aiuto materiale o morale. Il cristianesimo, e il Vangelo, a quelli che lo capiscono veramente, non comanda altro. Tutto il resto vien dopo e vien da sé".A cura di: Oliviero Arzuffi, Annamaria Braccini, Edoardo Bressan e Renata Broggini.