Milanismi (assolutamente forse)
"Milanismi" è la dimostrazione che, con buona pace dei cugini interisti, per scrivere libri divertenti sul calcio non bisogna per forza essere sfigati.II milanismo ti prende da piccolo e subito ti vizia, Rivera e Van Basten, Maldini, Baresi e Kakà. Ti regala il distacco elegante del vincente, anche quando ti capita di non vincere.Certo, c'è anche chi, siamo in un paese libero, sceglie di essere interista, "perché se la moglie lo tradisce, se al lavoro lo sfruttano, e se la sua vita è un casino, sa con chi prendersela. Perché ha sempre il mercoledì sera libero. O perché il lunedì mattina i suoi colleghi non vedono l'ora di incontrarlo". Diego Abatantuono ha il diavolo in corpo da quando era un ragazzino della periferia milanese (allora gli interisti erano biondini, con la erre moscia e il loden). E da capo ultrà di "Eccezzziunale... veramente", è diventato il simbolo della passione milanista intelligente e sarcastica. Una voce preziosa che cerca di restituire al gioco del pallone la giusta dose di ironia e umanità."Milanismi" è il suo attesissimo ritorno al comico. Si parla e si ride di Milan ("Tutta la verità sull'età di Rivaldo"), di calcio mercato ("Realizzato il sogno di Mazzone che voleva far giocare insieme Nakata e Pecchia per fare Nakatapecchia"), di interminabili discorsi da bar ("Chi è il giocatore più forte di tutti i tempi?"). Tutto con una deliziosa vena poetica di fondo ("Se la vita è una giornata, adesso sono all'ora dell'aperitivo") e, come gran finale, uno scoppiettante, imperdibile ritorno del mitico 'terrunciello'...