Il tribunale del bene. La storia di Moshe Bejski, l'uomo che creò il Giardino dei giusti
Esiste a Gerusalemme un luogo chiamato Giardino dei giusti, dove ogni albero piantato ricorda un uomo che durante la Shoah ha salvato almeno un ebreo dalla persecuzione nazista. A idearlo è stato Moshe Bejski, che ha saputo trasformare il suo destino personale in un esempio universale. Perseguitato dai nazisti durante l'invasione della Polonia, è scampato alla deportazione grazie all'intervento di Oskar Schindler. Dopo il conflitto mondiale Bejski ha pagato il debito di gratitudine verso il suo salvatore conducendo una campagna controcorrente affinché Schindler venisse onorato, al pari di molti altri 'gentili' che aiutarono gli ebrei. Nella sua battaglia in favore di tutti i giusti - per quanto imperfetti e contraddittori - che rischiavano di essere dimenticati, Bejski ha dovuto affrontare una dura opposizione ideologica. Ma alla fine è riuscito a far riconoscere il valore straordinario della 'memoria del bene', a mostrare le possibilità di rigenerazione morale anche nei momenti estremi, a restituire alle vittime la speranza e la forza di ricominciare. Il suo impegno rappresenta una importante eredità etica per le nuove generazioni, affinché il male possa essere combattuto ogni volta che si ripropone nella storia.