Il residence delle ombre cinesi
Un ritratto di Guicciardini che affiora dalle pagine dell'"Uomo senza qualità" di Musil, la delirante vita coniugale dell'economista Pareto, la prodigiosa infanzia dell'ormai sconosciuto 'distinto poliglotto' Alfredo Trombetti e l'esperienza, altrettanto dimenticata, dello scapigliato Ambrogio Bazzero. E l'inizio, le prime pagine definitive del famoso saggio sul linguaggio autoritario, per il quale Pontiggia aveva raccolto migliaia di volumi e studiato per venticinque anni. E ancora, l'esilarante "Un caso di senescenza infantile", l'amaro "Natale in Turchia", il malinconico "Il residence delle ombre cinesi". Questa raccolta di racconti e saggi non contiene inediti veri e propri, ma scritti degni del miglior Pontiggia, comparsi in forma di articolo di giornale e mai usciti in volume, oppure dispersi in edizioni a tiratura limitata o pubblicati molto tempo fa in volumi non più ristampati. Alcuni di questi articoli o saggi o racconti sono forse rimasti nella memoria di qualche lettore attento, ma in ogni caso si tratta di pagine ormai inaccessibili a chi non possa fare ricerche d'archivio. E lasciarle lì, nell'indeterminatezza della memoria o nell'isolamento aristocratico delle edizioni rare, sarebbe stato un peccato. Abbiamo anche voluto raccontare come Pontiggia lavorava e accompagnare il lettore nel cantiere lasciato aperto dopo la sua morte, presentando, questa volta, una serie di inediti inseriti in un discorso critico sulla sua opera. Sarà come la visita a uno scavo archeologico, con una guida che possa dare indicazioni su come probabilmente sarebbero apparsi i templi, le colonne, i tracciati delle vie e i resti degli altari. Al fianco dei grandi libri dell'ultima fase dell'attività dello scrittore si potrà mettere anche questo volume che, sia nelle pagine più compiute sia nell'esemplificazione dei lavori in corso, restituisce l'esatta, febbrile misura di una delle esperienze più rigorose ed emozionanti del Novecento italiano.
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