Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome
Luis ha abbandonato Tempestad, un paese che nessuna carta geografica riporta e dove tutti giocano a scacchi o suonano il violino. E' venuto a studiare a Milano, dove si è diplomato al Conservatorio. E un giorno, mentre è seduto al Caffè Florian, a Venezia, incontra Chiara, una giovane musicista che gli offre il ruolo di primo violino nel quartetto d'archi che sta organizzando. Con un obiettivo grandioso e folle: eseguire e incidere la "Grande Fuga" di Beethoven, opera immensa ed enigmatica, vertice estremo della musica romantica. Quali misteri nasconde un progetto del genere? Imbarcato come musicista a bordo di un grande transatlantico, Luis rievoca quella storia del suo passato. Perché anche su quella nave si incontrano strani personaggi. Come Donald Byrne, uno scacchista che ha abbandonato il gioco nel momento in cui è stato sconfitto da un giovanissimo Bobby Fischer...
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