Una questione morale. La Chiesa cattolica e l'Olocausto

Una questione morale. La Chiesa cattolica e l'Olocausto

Quale è stato il ruolo della Chiesa cattolica durante l'Olocausto? Che cosa sapevano le alte gerarchie ecclesiastiche e che cosa avrebbero potuto fare? E' possibile indicare delle responsabilità storiche e individuare delle colpe oggettive e, infine, aprire un'inchiesta morale su quanto è stato o non è stato fatto? "Una questione morale", il nuovo penetrante libro dell'autore de "I volonterosi carnefici di Hitler", apre un varco nella nebbia che, sia dal punto di vista storico sia da quello etico, copre da quasi sessant'anni questo nodo cruciale della storia del Novecento. Daniel Jonah Goldhagen mette ordine e fa il punto su tutto quanto oggi gli studiosi sanno sul coinvolgimento della Chiesa nella Shoah, spostando il fuoco dell'attenzione dal ruolo del solo pontefice, Pio XII - di che cosa era realmente a conoscenza e perché non fece nulla -, al clima e agli atteggiamenti di ostilità diffusi tra i vescovi, i sacerdoti e i fedeli nella vita quotidiana delle chiese e delle diocesi. E in questo modo ci dimostra un coinvolgimento da parte del mondo cattolico nella persecuzione degli ebrei ben più profondo di quanto fino a oggi si è pensato. I capi della Chiesa erano del tutto a conoscenza di quanto stava accadendo e decisero di tacere. Secondo l'autore, anzi, in molte occasioni ne furono addirittura complici, e alcuni sacerdoti presero parte in modo attivo ai massacri di massa. Ma Goldhagen si spinge oltre la semplice descrizione storica di quanto successe e definisce con precisione la responsabilità morale della Chiesa e delle sue più alte gerarchie. Dedica larga parte del suo lavoro alla discussione e alla confutazione delle tesi difensive e degli argomenti con cui i colpevoli si sono sempre sottratti all'accusa, per arrivare a delineare quanto la Chiesa dovrebbe fare oggi per porre rimedio al profondo dolore inflitto agli ebrei. Frutto di un lavoro di ricerca durato anni, "Una questione morale" è un grande atto di accusa nei confronti delle istituzioni ecclesiastiche, un richiamo all'assunzione delle proprie responsabilità da parte di chi ha sempre negato la sua complicità con la Shoah, un punto di non ritorno nella ricerca storica sulla persecuzione degli ebrei.
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