Luna crescente
Sirine è una single di quasi quarant'anni, di una bellezza radiosa e un pò selvaggia. Figlia di un iracheno e di un'americana, fa la cuoca in un ristorante etnico nel cuore di 'Irangeles', il quartiere arabo di Los Angeles, e vive con uno zio da quando, ancora bambina, è rimasta orfana dei genitori, uccisi in Africa nel corso di una missione umanitaria. Non si è mai sposata, e da anni non ha più una relazione con un uomo, ma è davvero uno chef straordinario, l'anima del Nadia's Café, luogo di ritrovo degli studenti e degli insegnanti della vicina facoltà di Studi Mediorientali. In questa vivace e animata folla compare un giorno Hanif, quarantenne esiliato politico da Baghdad da poco nominato professore all'università . L'attrazione fra Han e Sirine è immediata, ma il corteggiamento tra i due è lungo, fatto anche di pudore, di riservatezza, d'incredulità . Il loro amore si nutre dei profumi e delle spezie che Sirine mette nei piatti cucinati solo per lui, mentre lui le racconta della vita e della cultura araba, risvegliando in Sirine una curiosità e un interesse per questa parte di sé che ha sempre trascurato. Ma nella vita di Hanif c'è un segreto, qualcosa che lo ossessiona e lo tiene legato al suo paese, dove vorrebbe tornare pur sapendo che questo comporterebbe il suo arresto e la sua condanna a morte. Romanzo ricco di passione, di forza e di tenerezza, "Luna crescente" è la scoperta di un'identità perduta, la storia di una donna che affronta il rischio di vivere i propri sentimenti a dispetto delle sofferenze che possono creare. La storia di un amore multietnico che si inserisce a pieno titolo in una grande tradizione, fra "Dolce come il cioccolato" e "Il dio delle piccole cose". Un romanzo che ci parla di esilio, di abbandono, di bisogno d'appartenenza, ma anche di cibo e geografia, aprendoci gli occhi su un mondo che ha molto da insegnarci. E con uno dei personaggi più profondamente e serenamente femminili che sia dato di incontrare nella letteratura contemporanea.