L'età di mezzo
A Salthill-on-Hudson, a mezz'ora di treno da Manhattan, tutti sono ricchi, bellissimi e - benché sembrino molto più giovani - di mezza età. Ma quando Adam Berendt, un misterioso e carismatico scultore, muore all'improvviso in un azzardato atto di eroismo, l'intera cittadina resta profondamente scossa. Chi era Adam Berendt? Era davvero un eroe, o invece una persona del tutto normale, con i suoi difetti e per questo del tutto umana? La sua tragica fine e l'emergere di voci incontrollabili sui suoi presunti amori gettano amici e conoscenti nella confusione, nel lutto e in una situazione di incertezza che li spinge a riflettere sulle proprie vite. Tutti finiscono per essere profondamente trasformati dalla sua scomparsa. L'avvocato di Adam, Roger Cavenagh, che per lui ha infranto la legge, si lega a una giovane donna, sfuggente e forse anche infedele. Marina Troy sceglie una sorta di esilio per soddisfare un desiderio di Adam. Lionel Hoffman si impegna, pieno di speranze ma del tutto imprudentemente, a cercare di ricatturare la giovinezza perduta dopo una vita fatta di successi finanziari e vuota, mentre sua moglie, Camille, scopre una fonte di gioia inattesa proprio vicino a casa. Augusta Cutler si sforza con grande coraggio di risolvere il mistero delle origini di Adam, anche se questo vuol dire la perdita della propria famiglia e del proprio matrimonio. "L'età di mezzo" è un ritratto spietatamente comico, intimo e pieno di partecipazione della classe benestante all'alba del XXI secolo. Incisivo, profondo, irresistibile e imprevedibile, è una grande saga americana all'insegna della ricerca di un'identità perduta, della crudele nostalgia di un Eden smarrito.