Dreyfus
Nell'ottobre del 1894, a Parigi, il capitano Alfred Dreyfus venne arrestato con l'accusa di spionaggio a favore della Germania. Fin da subito apparve chiaro che l'imputato era completamente innocente, la sua unica colpa quella di essere ebreo. Ma il tribunale militare, manipolato dalle gerarchie dell'esercito e sostenuto dall'antisemitismo dell'opinione pubblica, lo condannò all'ergastolo facendolo deportare sull'isola del Diavolo. Solo dopo dodici anni di depistaggi, trame, attentati, scandali, scoop giornalistici e crisi politiche il processo si concluse con la piena riabilitazione di Dreyfus. Fondamentale fu l'intervento dei migliori talenti intellettuali della Terza Repubblica, da Emile Zola a Marcel Proust. In questo libro Fausto Coen ricostruisce il caso giudiziario più famoso della storia europea, una vicenda che non ha ancora smesso di appassionare e far discutere, e che assume di volta in volta i colori di una tragedia, una commedia degli equivoci, una spy-story. Ma è soprattutto il dramma di un uomo, ingiustamente perseguitato e salvato grazie ai semplici mezzi dell'intelligenza e del coraggio, in cui si specchia il dramma di un'intera nazione.
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