La capitale delle scimmie
Composta poco prima della morte e lasciata incompiuta, "La Capitale delle Scimmie" è l'ultima opera a cui Baudelaire lavorò. Noto in genere come "Sur la Belgique" o "Pauvre Belgique!", questo testo, rimasto nella sua interezza finora inedito, raccoglie, come in un'antica satira menippea, riflessioni, citazioni, dialoghi, aforismi e brevi ritratti di luoghi e persone composti nei due anni che Baudelaire trascorse in Belgio. Appunti dotati di tutta la forza di un pamphlet feroce e crudele contro una borghesia meschina e imitativa, che nell'ira satirica dell'ultimo Baudelaire era diventata l'incarnazione di ogni bruttezza, di ogni decadenza e rifiuto per tutto ciò che è cultura, bellezza e dolcezza del vivere. Fulminanti per l'intelligenza delle osservazioni antropologiche, per le illuminazioni sul fascino "sinistro e galante" dell'arte barocca e per lo sguardo profetico gettato su una modernità che è già decrepitudine, i frammenti della "Capitale delle Scimmie", anche grazie agli apparati introduttivi ed esplicativi di cui è corredata questa edizione, permetterà al lettore di scoprire il volto sperimentale e satirico di un Baudelaire discepolo di Swift e di Petronio, precursore del Flaubert nemico della stupidità del "Dizionario dei luoghi comuni" e di "Bouvard et Pécuchet", e ormai definitivamente nostro contemporaneo.
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