Avventure al Polo (3 vol.)
Celebre soprattutto per gli avventurosi racconti nella giungla malese e nei Mari del Sud, Salgari opta in questa occasione per una scelta diversissima ma altrettanto esotica: i ghiacci perenni del Polo. Pubblicati per la prima volta rispettivamente nel 1895, 1898 e 1909, i tre romanzi qui riproposti sono poco conosciuti, eppure risultano irresistibili per la fervida immaginazione e per l'intreccio ricco di azione e suspense. Un'occasione irripetibile per riscoprire il 'padre di tutti gli eroi' in una veste fedele, nel testo e nell'iconografia, alle prime edizioni. Nel primo volume l'inglese Linderman e l'americano Wilkye si impegnano in un'avvincente scommessa su quale sia il mezzo più adatto a raggiungere il Polo Sud. Il primo tenterà l'impresa via mare, il secondo si avventurerà tra i ghiacci su un velocipede a motore. Inaspettatamente, sarà proprio questo curioso mezzo a condurre lo statunitense alla vittoria, mentre il rivale, sconfitto, impazzirà dopo la tremenda esperienza. Nel secondo volume Sandoe e Mac-Doil, due cacciatori di lontre, scoprono per caso il segreto della gigantesca creatura che da qualche tempo terrorizza e mette in fuga le loro prede. Si tratta di un 'cetaceo metallico': è il 'Taimyr', un avveniristico sottomarino sul quale i due vengono forzatamente imbarcati per un fantastico viaggio subacqueo alla conquista del Polo Nord. Nel terzo volume la bella, frivola e spregiudicata Ellen Perkins è contesa da due spasimanti, lo statunitense Torpon e il canadese Montcalm. Per conquistarla i due hanno più volte rischiato la vita in una serie di difficili e pericolose imprese. Fino a quando la donna non propone la sfida decisiva: conquistare il Polo Nord in automobile.
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