Il cardinale. Il valore per la chiesa e per il mondo dell'episcopato di Carlo Maria Martini
Tutti i grandi eventi dei ventidue anni di Martini a Milano vengono ripercorsi da questo libro, che rimarrà come punto di riferimento imprescindibile per la sua completezza: gli interventi a favore del mondo del lavoro, il congresso eucaristico e il viaggio di Giovanni Paolo II, le visite ai carcerati, la consegna delle armi in arcivescovado da parte dei terroristi, il convegno ecclesiale di Loreto, la denuncia della corruzione politica, l'istituzione della "Cattedra dei non credenti", i viaggi missionari in tutti i continenti, l'incontro ecumenico di Basilea, lo scoppio di tangentopoli, il sinodo diocesano, la nomina a presidente dei vescovi europei... Il racconto di Garzonio, che nasce dall'incontro di un osservatore appassionato e competente con una figura ispirata, tiene sempre presente l'evolversi variegato, e spesso drammatico, della situazione socio-politica. Martini era a Milano da un mese quando fu tra i primi ad accorrere alla Statale per benedire il corpo dei giudice Guido Galli, assassinato dai terroristi; passarono solo due mesi che celebrò i funerali dei giornalista Walter Tobagi, anche lui vittima dei brigatisti. In questo contesto scrisse la sua prima lettera pastorale, "La dimensione contemplativa della vita", e istituì la seguitissima esperienza della "Scuola della Parola". Fin dai primissimi mesi emerge quella che sarà la caratteristica fondamentale dell'intero episcopato: la straordinaria capacità di coniugare una fedeltà senza compromessi alla parola di Dio con una partecipazione autentica e solidale alla vita del mondo. E' forse per questo che Martini riceve un'attenzione da parte della stampa laica e del mondo della cultura del tutto inusuali per un cardinale di madre Chiesa: il "Corriere", la "Stampa", "Repubblica" lo intervistano e gli chiedono articoli, i più autorevoli intellettuali laici intrecciano pensosi dialoghi con lui, tutti i grandi editori fanno a gara per accaparrarsi i suoi libri. Quando il fenomeno tangentopoli divenne noto in tutta la sua portata, fu a Martini che Cesare Romiti chiese pubblicamente scusa a nome di tutti gli imprenditori. Accanto alle luci, però, non sono mancate le ombre. Ed è qui che emerge la novità del libro di Garzonio: quella di evidenziare anche i momenti di crisi, le delusioni, le difficoltà. Per ben tre volte Martini diede le dimissioni al papa, segno indubitabile della coscienza "di qualcosa che non andava". Che cosa? Marco Garzonio ha le carte in regola più di chiunque altro per rispondere a questo interrogativo, solo risolvendo il quale si avrà la chiave per accedere al vero significato di Carlo Maria Martini a Milano.
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