Il demone di mezzogiorno. Depressione: la storia, la scienza, le cure

I fantasmi della mente - angosce, ansie, paure - ci assalgono di solito nel buio della notte e, come lugubri ombre, sono messi in fuga dalla luce del sole. Non così il demone di mezzogiorno, la depressione: si può conoscerlo, identificarne cause e sintomi, ma faticare a sconfiggerlo e a trovare sollievo alla sofferenza che ci infligge. Lo scrittore Andrew Solomon, dopo averci raccontato come è emerso dall'abisso della depressione, riporta le testimonianze di altre persone passate attraverso la sua stessa esperienza, analizza il loro dolore e cerca di dare risposta ai loro interrogativi più intimi. Mette in luce le implicazioni storiche, sociali, biologiche, chimiche e mediche di una malattia che può colpirci così nel profondo da renderci del tutto inadatti alla vita. Ci accompagna negli ospedali psichiatrici dove alcuni pazienti da lui intervistati sono rimasti chiusi per anni e nei laboratori di famosi ricercatori intenti a elaborare nuove tecniche per osservare il cervello umano. Risalendo al mondo classico e alle dottrine di Ippocrate, il primo a riconoscere e trattare la depressione, Solomon ci svela come il cristianesimo abbia plasmato la nostra attuale concezione della malattia mentale e descrive i modi in cui altre culture e altre società l'hanno affrontata e continuano ad affrontarla. Valuta i preparati e i rimedi oggi consigliati per trattarla, nonché alcune terapie guardate con sospetto, come l'elettroshock e la chirurgia cerebrale, spiega le pratiche diagnostiche e terapeutiche, sottolinea il ruolo essenziale dell'amore e della forza di volontà nella fase di recupero. Ma per Solomon esaminare la depressione e gli stati d'animo che l'accompagnano equivale soprattutto a scoprire che cosa significhi avere un sé, che cosa significhi essere uomini. Toccante, intelligente, costruttivo, sempre arguto, "Il demone di mezzogiorno" è il testo essenziale sulla depressione, sullo stress e sul modo di vivere del nuovo millennio.